giovedì 28 ottobre 2010

Fai la nanna senza lacrime

Ecco come Lidia, mamma di due bimbi, ci segnala un libro molto interessante...!



"I risvegli notturni dei nostri piccoli sono assolutamente normali, definiti appunto fisiologici.
Dopo una notte in bianco si sopravvive, ma dopo una serie di notti senza sonno chiunque inizia a crollare!
Ci si sente frustrati, non si sa come risolvere il "problema" e restiamo senza energie.

Affrontare il pianto apparentemente inconsolabile, del piccolo di casa, sembra qualcosa di irrisolvibile.
Quando poi si addormenta solo in braccio o nel lettone ci si chiede “ e adesso?!”... perché non appena lo si adagia nel lettino... riparte la sirena!! magari andasse avanti a dormire sereno..

Come se tutto ciò non bastasse ci si mettono suoceri, parenti &Co.: all'inizio propinando consigli a iosa, poi facendo la morale... e infine buttano lì un : “se continui così non imparerà MAI a dormire da solo”.

Il peggio del peggio poi è quando ti dicono “ma lascialo piangere! vedrai che prima o poi smette!”…si, ok, ma quando?e soprattutto:quanto tempo "dovrebbe" piangere il mio bimbo?
Ho conosciuto chi ha lasciato piangere i propri figli anche per due ore ottenendo solo un enorme senso di colpa e nessun miglioramento della situazione..

Non ci si deve aspettare da questo libro "LA SOLUZIONE", perchè ritengo sia qualcosa di molto personale, diciamo "fatto su misura" e penso che non possa essere qualcosa di immediato, ma piuttosto qualcosa di costruito giorno per giorno... o meglio: notte per notte!

In breve: questo libro offre gli strumenti (degli spunti davvero "soft") per affrontare la situazione come se si trattasse di un lavoro da fare giorno per giorno.

Alla fine di un periodo variabile (proprio perchè nessuna famiglia è uguale ad un'altra) le cose migliorano sensibilmente fino a risolversi.
Io ho provato!

Un'altra cosa che mi sento di dire a tutte le mamme è che il tempo aiuta: crescendo i bimbi diventano sempre più autonomi e questo vale per il sonno proprio come per tutte le altre cose.
L'importante è crederci e soprattutto fidarsi del proprio istinto di mamma.
buona lettura! mammalù

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