MI SCRIVE GIORGIA, madre di tre figli, e che ha provato in prima persona la perdita di un bambino all’undicesima settimana di gravidanza, per segnalarmi che sarà in libreria a giorni un libro da lei scritto proprio su questa tematica.
"E' un libro molto speciale. Perchè speciali sono gli argomenti di cui si occupa e le persone a cui si rivolge.
"QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE. Riflessioni e testimonianze sulla perdita prenatale", edito da Il leone verde, è un libro dedicato a tutte le donne che hanno visto interrompersi un sogno, il più bello, quello di diventare madri.
A tutte le donne che hanno sognato di accarezzare, cullare, allattare il loro piccino, ma non hanno potuto farlo, perché non è stato concesso loro di abbracciarlo.
Ma è anche un libro che si rivolge ai papà, ai compagni di vita di queste donne che, forse mai come in questo momento, hanno bisogno di sentirsi accolte, comprese e amate.
Ma è anche un libro che si rivolge ai papà, ai compagni di vita di queste donne che, forse mai come in questo momento, hanno bisogno di sentirsi accolte, comprese e amate.
E' un libro per i parenti e gli amici che vorrebbero aiutare, ma magari non sanno come fare.
"Quando l'attesa si interrompe" dà voce e dignità a un dolore che troppo spesso viene ignorato o banalizzato, come se la perdita di un figlio non nato (o venuto alla luce da pochi giorni) non fosse un vero lutto.
Parlarne è già un passo.
"Quando l'attesa si interrompe" dà voce e dignità a un dolore che troppo spesso viene ignorato o banalizzato, come se la perdita di un figlio non nato (o venuto alla luce da pochi giorni) non fosse un vero lutto.
Parlarne è già un passo.
Parlarne è un modo per riconoscere l’importanza di questo argomento.
Grazie agli interventi di numerosi esperti - psicologi, ostetriche, ginecologi, neonatologi – viene offerta una chiave di lettura delle reazioni fisiche ed emotive della donna e si riflette sulle tappe e sui tempi di elaborazione del lutto.
Uscire dal silenzio che, troppo spesso, avvolge questi argomenti rendendoli quasi dei tabù, può essere di grande aiuto per la donna, ma anche per chi le sta vicino (partner, familiari, amici, operatori sanitari) e desidera offrirle il proprio sostegno.
Le testimonianze, intense e commoventi, di tanti genitori che hanno vissuto questa perdita vogliono essere una mano tesa verso ogni donna che ora sta soffrendo e deve assolutamente sapere che non è sola.
Grazie agli interventi di numerosi esperti - psicologi, ostetriche, ginecologi, neonatologi – viene offerta una chiave di lettura delle reazioni fisiche ed emotive della donna e si riflette sulle tappe e sui tempi di elaborazione del lutto.
Uscire dal silenzio che, troppo spesso, avvolge questi argomenti rendendoli quasi dei tabù, può essere di grande aiuto per la donna, ma anche per chi le sta vicino (partner, familiari, amici, operatori sanitari) e desidera offrirle il proprio sostegno.
Le testimonianze, intense e commoventi, di tanti genitori che hanno vissuto questa perdita vogliono essere una mano tesa verso ogni donna che ora sta soffrendo e deve assolutamente sapere che non è sola.
Per ulteriori informazioni CLICCA QUI.
Un sincero grazie a chi ci aiuterà a diffondere la segnalazione,
Giorgia".
GRAZIE GIORGIA PER LA TUA PREZIOSA SEGNALAZIONE. CHE POSSA SOSTENERE E GUIDARE CHI STA VIVENDO OD HA VISSUTO QUESTA ESPERIENZA.
Giorgia".
GRAZIE GIORGIA PER LA TUA PREZIOSA SEGNALAZIONE. CHE POSSA SOSTENERE E GUIDARE CHI STA VIVENDO OD HA VISSUTO QUESTA ESPERIENZA.
LO SPAZIO COMMENTO AL POST RIMANE APERTO E DEDICATO PER RACCOGLIERE SEGNALAZIONI ED ACCOGLIERE LE CONDIVISIONI, COME IN UN "CERCHIO" DI SOSTEGNO.
FIAMMETTA.
Grazie per questa segnalazione preziosa!
RispondiEliminaSono Paola, mamma di uno splendido cucciolo di sei mesi e mezzo, ma anche mamma di un angioletto che è vissuto nella mia pancia per sole 8 settimane. Ho vissuto questa esperienza di perdita nella primavera del 2008 ed è stata un'esperienza molto dolorosa, fortunatamente ora superata.
Mi piacerebbe parlarne con l'autrice per capire se si possono attuare iniziative di sostegno e sensibilizzazione sull'argomento (è una cosa alla quale penso da tempo e alla quale mi dedicherei), Fiammetta riesci a metterci in contatto?
Vorrei essere d'aiuto a quelle donne che dopo questa esperienza si sentono sole.
Paola.
Ciao sono Serena, anch'io ho vissuto questa esperienza: era il giorno di Santa Lucia del 2007, ero all'ottava settimana.. Spesso penso a questo bimbo che non è nato...All'inizio ho incolpato il mio compagno che non era così entusiasta della gravidanza, poi mi sono colpevolizzata perchè avevo continuato con lo stesso ritmo il lavoro: non perchè lo volessi, ma mi sentivo in dovere verso l'azienda che mi aveva appena affidato un nuovo incarico e non mi sentivo libera di stare a casa nel momento in cui non stavo bene. Col tempo ho capito che non era colpa di nessuno...me ne sono fatta una ragione. Non è stato facile perchè fai fatica a parlare con qualcuno di quello che ti succede: ti chiudi in te stessa e speri...Ora sono mamma di uno splendido bimbo di quasi 6 mesi, che il suo papà adora. Ho vissuto però questa seconda gravidanza, con tanta ansia e timore che potesse succedere qualcosa...Anche a me piacerebbe sapere se si possono attuare iniziative a sostegno e per sensibilizzare sull'argomento: bisognerebbe tutelare anche i primi mesi di gravidanza..non solo gli ultimi.
RispondiEliminaserena
Ciao Paola, ciao Serena!
RispondiEliminasono Giorgia, l'autrice del libro.
Vi ringrazio per il vostro commento e per l'interesse dimostrato, se desiderate approfondire l'argomento, in occasione dell'uscita del libro ho aperto una mailing list in cui confrontarci tra donne che hanno vissuto questa esperienza. La trovate qui:
http://it.groups.yahoo.com/group/Perderloprimachenasca/
Per quanto riguarda la necessità di sensibilizzare l'opinione pubblica... be', sono proprio daccordo e "Quando l'attesa si interrompe" nasce anche per questo, per dare voce a un dolore troppo spesso inascoltato o banalizzato.
Per chi infine desidera impegnarsi 'attivamente', io suggerisco di contattare l'associazione CiaoLapo che all'attività on-line associa dei gruppi di auto-aiuto che operano a livello locale in varie città italiane per offrire informazioni e supporto ai genitori che hanno perso un bimbo nel corso dell'attesa.
Questo è il sito: www.ciaolapo.it
Concludo con un grande grazie a Fiammetta per la sensibilità dimostrata nell'accogliere prontamente la segnalazione di questo libro e grazie a chi farà un po' di passa-parola! :-)
a presto!
giorgia
Segnalo questi siti:
RispondiEliminawww.sullealidiunangelo.it
www.manolito.it/perdere.html